GUIDO ROSSA FOTOGRAFO

GUIDO ROSSA FOTOGRAFO

Buongiorno a tutti amici di ZWIN, come avete iniziato il 2022? Avete già approfittato di questi primi 20 giorni per qualche esperienza ZWIN. Sperando di si io vi voglio raccontare di una mostra nella quale mi sono imbattuto qualche giorno fa.

Il luogo e sempre la mia amata Genova e la sede e il Palazzo Ducale di Genova, dove ormai da anni organizzano delle mostre molto interessanti, in corso adesso la bellissima mostra di Escher dove ne parlo sul mio blog. Aspettiamo con ansia fine febbraio per la prossima che sarà su Monet, che prontamente ve ne parlerò il prima possibile.

Ma torniamo alla mostra che ho visitato, si trova al piano nobile affianco l’ingresso delle stanze del Principe, si trova la Sala Liguria, dove organizzano incontri e mostre.

Qui ho avuto il piacere di trovare la mostra su Guido Rossa, simbolo dell’Italia anni 70 tristemente ucciso dalle Brigate Rosse. Un passaggio fondamentale nella storia del nostro paese, che nella puntata di “Città Segrete” di Augias viene raccontata molto bene.

A parte il lato storico nella mostra ci fanno conoscere un altro Guido, amante della fotografia e della montagna. Lui ha collaborato nella Italsider di Cornigliano con Eugenio Carmi, pittore genovese che doveva occuparsi della comunicazione e della direzione artistica dell’azienda.

 Rappresenta per Guido non solo un contesto di lavoro, ma un’occasione per sperimentare la sua energia creativa: trova così nella fotografia un’occupazione mentale e manuale. La fotografia diventa presto uno spazio di libertà, un impegno silenzioso e intimo.

Porta con se questa passione nel 1963 in Nepal nella spedizione sul Langtang-Lirung, dove si ritrova in una condizione spirituale che anche attraverso la macchina fotografica racconta. Ma non sono solo i paesaggi a colpire Guido, viene anche colpito dalle popolazioni locali che diventano presto protagonisti dei suoi scatti. Anche se ancora non è nel orbita dei sindacati e dei movimento di lavoro tra le sue fotografie si legge comunque la sua voglia di conoscere e far conoscere le realtà.

Nei suoi scatti si legge la semplicità e la genuinità che hanno caratterizzato tutta la vita di Guido Rossa, persona semplice che dall’età di 15 anni lavora in fabbrica ed e sceso in Liguria per amore. Una parte della mostra è dedicata a scatti di Genova e del suo entroterra. Una documentazione davvero molto interessante.

Un uomo semplice che ha dato la sua vita per lo sviluppo della nazione.

Vi consiglio vivamente di visitare la mostra e di vedere il documentario su Raiplay per approfondire questa conoscenza davvero molto piacevole ed interessante di Guido Rossa e che abbiate un 2022 pieno di ZWIN.

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