L’ALBERGO DEI POVERI

L'ALBERGO DEI POVERI

Buongiorno a tutti amici di ZWIN, buon inizio estate a tutti quanti. Oggi voglio condividere con voi una mia visita che ho effettuato durante gli ultimi Rolli Days. Esattamente la visita all’Albergo dei Poveri. Un imponente struttura che rimane sopra piazza dell’Annunziata e che nel corso dei secoli ha svolto un ruolo importante nella società genovese.

Dobbiamo la sua nascita ad Emmanuele Brignole, membro dell’omonima famiglia che a Genova erano molto potenti. Non nuovo a questo genere di iniziative, ritroviamo il suo nome in diverse donazioni ad enti sociali e comunità ecclesiastiche. M a sicuramente il suo progetto di maggior rilievo rimane l’Albergo. Fondato insieme a Oberto della Torre nel 1652 per ospitare i poveri e bisognosi della città. Oltre che sicuramente un fine di carità la sua istituzione mirava anche a far si che per le vie di Genova ci fosse più ordine e rigore.

 

 

Purtroppo i lavori subirono un primo arresto 4 anni dopo nel 1656 a causa dell’epidemia di peste. Solo grazie ad un importante investimento di Brignole, si riusci a far ripartire il cantiere. Lo stato attuale si raggiunse solo 200 anni dopo, nel 1835 dopo numerosi interventi di ampliamento

Fino al secondo dopoguerra la struttura e stata organizzata per assistere gli anziani e i malati, ed al giorno d’oggi trova sede l’Università di Genova e in fase di realizzazione un museo che raccoglie tutta la sua storia.

La struttura

Siamo subito accolti da un imponente facciata che al centro riporta in tutta la sua maestosità lo stemma di Genova. Il complesso – a pianta quadrilatera – si presenta con un lungo prospetto, formato da due corpi laterali avanzati e uno centrale mosso, concluso da un imponente frontone. Al centro del primo piano è presente la chiesa con intorno i quattro grandi cortili interni. All’interno di questi spazi siamo accolti da un susseguirsi di statue e targhe commemorative, di tutte le persone che negli anni fecero delle donazioni. Molto bella e importante e la chiesa conservata al suo interno.

 

 

La struttura della Chiesa si divide in due spazi distinti. Un primo luogo che poteva incominciare ad ospitare i primi fedeli e poi un leggero rialzo con altre sedute. L’altare con una statua dell’Assunta dello sculture Schiaffino, su progetto del francese Puget.

 

 

Sul lato del sinistro troviamo la tomba del fondatore Emanuele Brignole, all’ingresso della parte maschile. Una tomba molto semplice che rispecchia tutta l’umiltà del uomo.

Di rilievo anche la sua quadreria che ci offre opere dei maggiori esponenti dell’epoca : troviamo infatti quadri di Domenico Piola, della famiglia De Ferrari e del Paggi.

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