PASSEGGIANDO PER PORTOFINO

PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI PORTOFINO

 

Ciao a tutti amici di ZWIN, oggi che ne dite di fare quattro passi. Allora andiamo insieme alla scoperta di Portofino, ma non il bellissimo borgo in riva al mare bensì il suo promontorio con un sacco di luoghi da scoprire . Il monte di Portofino è un promontorio che divide il golfo del Tigullio dal Golfo Di Genova, con altitudine massima di 610 dal quale si hanno dei bellissimi panorami vista mare. Il monte e è tutta l area circostante e sotto l’ ente parco di Portofino, istituito nel 1935, che si occupa della manutenzione e promozione del nostro territorio.

ADESSO METTIAMOCI UN PAIO DI SCARPE COMODE E ZAINO IN SPALLA.

La giornata è delle migliori, calda ma non troppo, cielo azzurro e terso, clima ideale per una passeggiata nei boschi. Molti sentieri del monte sono collegato tra loro dando la possibilità agli escursionisti di fare un anello, di breve o lungo tragitto in base alla voglia e allenamento

Il nostro punto di partenza e Portofino Vetta, vicino al maestoso Portofino Kulm. Purtroppo l’hotel è chiuso da diverso tempo e questa struttura mette un po’ d ansia. Davvero un peccato perché per la posizione e la struttura sarebbe veramente una location molto interessante.

Partiamo dal sentiero che costeggia la postazione radio, e la prima tappa e Pietre Strette, Il luogo immerso nel bosco, il cuore pedonale del parco, dove da qui si possono raggiungere diverse località, tra cui San Fruttoso o Portofino. Ma nono sono le nostre mete

Ci dirigiamo verso Semaforo Vecchio, seguendo le indicazioni. Situato alla massima quota del Promontorio, a 610 m, la località fu scelta come stazione di semaforo per le segnalazioni sul mare e a terra. In seguito, in considerazione delle frequenti nebbie che interessano la sommità del Monte di Portofino, per lo stesso scopo, in zona più bassa venne costruito il Semaforo Nuovo.

Antichi documenti citano il Semaforo Vecchio sede di segnalazione con fuochi e fumate prima e stazione con Telegrafo francese di epoca napoleonica “Claude Chappe” poi. Le sue costruzioni ristrutturate, svolgono oggi funzioni di servizio per le attività del Parco e della Protezione civile

Da li dopo una breve sosta, per leggere la storia del posto, ci dirigiamo in direzione Semaforo Nuovo, e da un paesaggio boschivo passiamo ad una zona più aperta. Dopo aver passato Toca e Sequoia arriviamo alla nostra prossima tappa. Semaforo Nuovo a differenza di quello precedente e più a ridosso del mare, ideale per gli avvistamenti e le segnalazioni. L’area si presenta a noi con due strutture adesso in gestione al corpo forestale dello stato. Da qui si gode di ottimi panorami sul promontorio di Portofino e sul Golfo di Genova.

Da li con un sentiero purtroppo non troppo pulito, ci dirigiamo verso Batterie, una zona ricca di strutture belliche risalenti alla seconda guerra Mondiale.

La Batteria di Punta Chiappa è il complesso difensivo della 202ª Batteria costiera del Regio Esercito, costruito verso la fine degli anni trenta sul versante occidentale della penisola di Portofino concepita come sistema antinave a protezione del levante del golfo di Genova. Insieme alle batterie di Arenzano, Monte Moro e Pegli faceva parte del sistema costiero a difesa di Genova durante la seconda guerra mondiale.

Ci sono un sacco di installazioni, da visitare. Da li poi si può scendere a Punta Chiappa, ma non abbiamo deciso di dirigerci verso San Rocco, piccolo paesino che fa da porta di ingresso al Parco di Portofino. Per i romantici consiglio una pausa al bar I Muagetti, con una bellissima vista su Genova.

Come ultima tappa da San Rocco ritorniamo a Portofino Vetta per recuperare le nostre macchine e scendere a Camogli per concederci un gelato.

 

Spero di avervi messo un po’ di curiosità per provare questo giro, la Liguria offre dei bellissimi sentieeri dove tracorrere una domenica di Tracking.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp

Scrivi una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *