TOUR DEL BELGIO : GENT

TOUR DEL BELGIO : GENT

Buongiorno a tutti amici di ZWIN, continuiamo il nostro tour del Belgio, ed andiamo alla scoperta della nostra second tappa : GENT. Ci spostiamo in treno, i trasporti sono frequenti e pratici e le distanze minime, per andare a scoprire questa bellissima cittadina più a sud di Bruges. Città natale di Carlo V, è il capoluogo delle Fiandre dell’Est e sorge nella convergenza dei fiumi Lys e Schelda. Importante città portuale, con i suoi romantici canali navigabili, i musei e le gallerie d’arte ma soprattutto il centro storico medievale con le sue chiese, Gand offre tutto quel che serve per un weekend memorabile.

La città e coperta da vaste aree pedonali, che rendono piacevole passeggiare tra i suoi canali. Il centro molto concentrato si divide sulle due rive del fiume. E’ bellissimo immortalare panorami mozzafiato dai suoi ponti quali il Grasburg oppure dalla riva del Graslei.

COSA VEDERA A GENT

Il Beffroi di Gent

 

Simbolo del potere civico fiammingo e dell’indipendenza della città, il Beffroi di Gent è una delle tre torri campanarie che dominano il centro storico: le altre due sono la torre della cattedrale di San Bavone e quella della chiesa di San Nicola.

Il Beffroi di Gent
Il Beffroi di Gent

Ci sono voluti quasi settant’anni (1313 – 1380) per costruirla e sebbene sia nata come torre di avvistamento oggi è diventata un importante punto di attrazione tanto da esser stata inserita nel 1999 nei siti Patrimonio dell’Umanità dichiarati dall’UNESCO. Affascina il suo stile gotico, l’imponenza dei suoi 95 metri d’altezza e il suono del carillon composto da ben 54 campane. Il ruolo della torre come custode dei tesori della città è simboleggiato dal drago dorato posto in cima. Al primo e secondo piano troverete il museo del campanile, con alcune statue e le campane che furono utilizzate in passato. Arrivati al quarto piano bisogna salire alcuni gradini della scala a chiocciola a piedi e poi decidere se proseguire o prendere l’ascensore. Giungerete comodamente a godere di uno dei panorami più belli della città di Gent.

La Cattedrale di San Bavone

 

Alle spalle del Beffroi si erge imponente la Cattedrale di San Bavone (Sint Baafskathedraal) che, con il suo campanile, è visibile da ogni angolo del centro storico di Gent.

La Cattedrale di San Bavone
La Cattedrale di San Bavone

La prima pietra fu poggiata nel 942 ma la cattedrale ha assunto il suo aspetto attuale solo nel XVI secolo. Inizialmente era una cappella dedicata a San Giovanni Battista; poi si trasformò in una chiesa romanica le cui tracce sono visibili nella cripta; infine, nel 1559, divenne una cattedrale dedicata al monaco cristiano belga San Bavone. L’interno della cattedrale è in stile barocco con splendide vetrate istoriate.

Imperdibile il suo tesoro artistico, il polittico dell’Agnello Mistico: 12 pannelli di legno di quercia dipinti con pittura ad olio di cui otto dipinti anche sul retro (dalle 12 alle 13 il polittico è chiuso proprio per rendere visibili anche i dipinti posteriori). L’opera monumentale è stata realizzata tra il 1426 e il 1432 da Hubrecht e Jan van Eyck ed è una delle principali manifestazioni della scuola fiamminga nel XV secolo. Il tema cardine è il sacrificio di Cristo per la salvezza dell’uomo. Particolare da vedere anche con la realtà aumentata. In onore ai fratelli che hanno realizzato un’opera tanto importante, alle spalle della chiesa, troverete il monumento commemorativo: una scala con le statue raffiguranti Hubrecht e Jan van Eyck su di un trono. Prima di uscire dalla cattedrale non perdete la tela che illustra l’entrata di Sant Bavo in convento dipinta dal grande pittore fiammingo Pieter Paul Rubens.

Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra

 

La storia del Castello dei Conti di Fiandra (Gravensteen sta ad indicare “castello dei conti”) ha tutte le carte in regola per esser trasformata in un romanzo d’amore a lieto fine.

Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra
Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra

Tutto nasce dalla passione e dalla determinazione di un cortigiano, Baudovin I che aveva deciso di puntare in alto e provare a conquistare Judith, la figlia di Charles le Chauve, re della Francia occidentale che regnava sulle Fiandre dall’860. Non era concepibile che la figlia di un re sposasse un cortigiano e i due innamorati furono costretti a recarsi a Roma per chiedere l’intercessione del Papa. Con la benedizione divina il re Charles accettò il matrimonio tra i due. Da allora sono tante le vicissitudini che si sono susseguite. Quella che oggi visitiamo come Gravensteen, era in origine una fortezza in legno, eretta da Arnolfo I di Fiandra nel X secolo, nel punto in cui confluiscono i due fiumi: Lys e Schelda.

Il Municipio di Gand e la vicina Werregarenstraat, il vicolo degli artisti

 

In pieno centro storico la maestosa facciata del Municipio di Gent (Stadhuis van Gent) in stile gotico non passa di certo inosservata.

Werregarenstraat, il vicolo degli artisti
Werregarenstraat, il vicolo degli artisti

Sede del comune non è interamente visitabile e vi si può accedere solo con un tour organizzato. Delle sue prestigiose sale sono aperte al pubblico solo la sala della giustizia, la cappella e la sala del trono. A pochi passi dal museo non perdete il tripudio di colori di Werregarenstraat: la strada pedonale che collega Hoogpoort a Onderstraat. Un vicolo anonimo trasformato dagli artisti di street art in un’attrazione per gli appassionati e per chi è alla ricerca di disegni da utilizzare come sfondo per uno scatto fotografico.

Essendo un’attività legale a Gand, i più fortunati potranno vedere gli artisti all’opera che di continuo sostituiscono i vecchi murales con opere nuove. Per chi conosce il mondo della urban art troverete opere di Roa, Resto, Jamz, Cum Collective, Chase, Jasta, Pest, Pointdextr, Fixit, De Papzakken, e Strook. Il vicolo degli artisti è breve (120 metri) ma la particolarità è che è interamente ricoperto dai disegni che oltre ai muri si estendono anche sulle finestre. In realtà graffiti singoli, anche molto particolari come le opere di Roa, si trovano in diverse parti della città.

Graslei e Korenlei: ponte e chiesa di San Michele

 

Due splendide banchine lambiscono le sponde del fiume Lys, Graslei la “Riva delle Erbe” sul lato destro e Korenlei la “Riva del Grano” sul lato sinistro. Tra i due principali ponti di Gand, il Grasbrug, “Ponte delle Erbe”, ed il Sint-Michielsbrug, “Ponte di San Michele” il porto d’attracco ebbe un ruolo cruciale per gli scambi commerciali della città.

Graslei e Korenlei
Graslei e Korenlei

Le colorate dimore delle potenti Corporazioni locali risalgono al periodo che va dal XII al XVII sec. e con il loro fascino contribuiscono a rendere pittoresche le rive del fiume. Soffermatevi sul Ponte di San Michele, il cui nome deriva dalla vicina chiesa tardo gotica costruita nel 1440 sulle ceneri di un’antica cappella. Il ponte offre uno degli scorci più belli di Gand, con le torri della chiesa di San Nicola, la cattedrale di San Bavone e il Beffroi.

Se avete del tempo vale la pena entrare nella Chiesa di San Michele che custodisce opere di artisti come Gaspar de Crayer, Philippe de Champaigne e Antoon van Dyck, e mostra una varietà di stili: il pulpito neogotico, le statue barocche e i confessionali roccocò. L’illuminazione notturna rende il tutto ancora più romantico ed è piacevole passeggiare sulle rive tra locali dove bere o mangiare in compagnia. Imperdibile il giro sul battello che attraversa l’intero centro storico medievale.

DOVE DORMIRE A GENT

Abbiamo dormito al Kraanlei 31, un albergo arredato in stile moderno con ampie stanze affacciato sui canali con una vista mozzafiato. Un vero colpo di fortuna. La sua posizione centrale ci permetteva di essere in centro in nemmeno 5 minuti. Comunque di strutture analoghe, la città e piena.

CUCINA DI BRUGES

Segnalo come posto, in centro a Gent Amadeus, un ristorante arredato in stile Liberty dove il suo piatto principale sono le costine di maiale in salsa barbecue con patata al cartoccio e burro all’aglio, che puoi mangiare in formula all you can eat accompagnato da un ottima birra Leffe alla spina. Poi i classi piatti del Belgio e la sua fantastica birra

 

 

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